La Casa di San Donato in Perano

A historic Chianti Classico Manor in a Renaissance picture-perfect landscape

Gli 82 migliori rossi italiani per Wine Spectator

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DiVini Fonte http://divini.corriere.it/2015/03/20/gli-82-migliori-rossi-italiani-per-wine-spectator/#
di Luciano Ferraro

20 MARZO 2015 | di Luciano Ferraro


Gli Amarone della Valpolicella, i Barolo, i Brunello di Montalcino, i SuperTuscan. E non solo. I critici di Wine Spectator stanno sempre più puntando anche su zone spettacolari ma fino a poco tempo fa non illuminate da riflettori internazionali. OperaWine, l’evento che domani al Palazzo della Gran Guardia di Verona, aprirà il Vinitaly, è lo specchio di un nuovo gusto che si è formato dall’altra parte dell’Atlantico.

Un mutamento che riguarda il palato, e anche il mercato, con la promozione di zone meno conosciute ai consumatori americani. A documentare questo interesse mondiale per gli autoctoni d’Italia, quest’anno, c’è una guida edita dal Corriere («I migliori 100 vini d’Italia») in edicola da domani, che racconta e documenta il gruppo di produttori e i vini scelti da Wine Spectator per OperaWine.

La guida del Corriere in edicola dal 21 marzo
Tra le cantine recensite, la maggioranza è formata da quelle scelte per i loro vini rossi: ben 82 su 103 (in ordine alfabetico nel grafico). La Toscana, con 29 produttori, quasi doppia il Piemonte, che si attesta a quota 16. Il Barolo prevale con 13 etichette, mentre sono 9 quelle del Brunello e 5 quelle di Amarone (come del Chianti classico). Spuntano grandi rossi da ogni regione: lo Sforzato di Valtellina in Lombardia, il Teroldego trentino, il Conero marchigiano, l’umbro Sagrantino di Montefalco, il Montepulciano d’Abruzzo, il Taurasi irpino, il Primitivo di Manduria dalla Puglia e l’Aglianico del Vulture dalla Basilicata, il Gaglioppo calabrese e il Nerello Mascalese dell’Etna assieme al Cannonau sardo.

«L’Italia — spiega Marvin R. Shanken, direttore ed editore di Wine Spectator — esporta più vino negli Stati Uniti che negli altri Paesi. La nostra rivista, leader a livello mondiale, è profondamente interessata al vino italiano. E ci auguriamo che OperaWine aumenti attenzione sui migliori produttori selezionati e in generale sul vino italiano».
Come avete scelto i produttori per questa edizione?

«Neppure un elenco di 1.000 produttori — risponde Thomas Matthews, executive editor — racconterebbe con precisione la diversità dei vini italiani. Il nostro obiettivo è quello di selezionare i migliori con i criteri della qualità del vino, dell’importanza storica, della leadership e dell’innovazione. Possiamo contare sulle nostre recensioni di migliaia di vini italiani ogni anno, con degustazioni alla cieca dei critici più esperti».

Chi ha visitato le cantine d’Italia?

«Oltre alle degustazioni alla cieca a New York — risponde Bruce Sanderson, il senior editor che ha l’incarico di seguire i vini toscani e piemontesi — io e il collega Alison Napjus visitiamo le varie regioni d’Italia almeno due volte l’anno, incontrando nuovi produttori».

Quali sono, secondo voi, le zone più interessanti?

Thomas Matthews: «Ogni anno cambiamo la lista per mostrare cosa c’è di nuovo: quest’anno, ci sono 20 nuovi ingressi. Questi vignaioli danno una nuova luce alla selezione, sia grazie ai produttori del Nord (Anselmet, Elena Walch e Foradori, ad esempio) sia grazie a quelli del Sud (come Benanti, Masseria Li Veli e Passopisciaro)».

Bruce Sanderson: «Siamo interessati a produttori di alta qualità nelle regioni più note. E anche a chi sta facendo ottimi vini in denominazioni meno note, come Gattinara o Valtellina, e ai pionieri delle nuove aree, come l’Etna. Queste le zone da tenere d’occhio».

Qual è lo stato dell’arte del vino italiano?

Thomas Matthews: «Assistiamo con piacere ad una continua evoluzione. In più direzioni: verso il futuro, con nuove cantine che utilizzano la tecnologia per migliorare la vinificazione. Ma anche verso il passato, recuperando i metodi tradizionali e i vitigni autoctoni che definiscono l’identità italiana. Tutte le strade sono aperte, perché l’Italia ha capito che il progresso può arrivare da luoghi inaspettati».

Bruce Sanderson: «Negli Stati Uniti, un grande mercato per il vino, i giovani appassionati di vino cercano novità: le uve insolite e gli autoctoni che raccontano, attraverso la qualità, l’Italia».

Ecco la lista

Isola dei Nuraghi Barrua 2011 Agricola Punica

Barolo Romirasco 2006 Aldo Conterno

Amarone della Valpolicella Classico 2006 Allegrini

Brunello di Montalcino Montosoli 2008 Altesino

Chianti Classico Badia a Passignano Riserva 2008 Antinori

Isola dei Nuraghi Turriga 2007 Argiolas

Sagrantino di Montefalco 25 Anni 2009 Arnaldo Caprai

Merlot Cortona Desiderio 2011 Avignonesi

Chianti Classico Castello di Brolio Gran Selezione 2011 Barone Ricasoli

Etna Serra della Contessa 2004 Benanti

Colore Toscana 2005 Bibi Graetz (Testamatta)

Brunello di Montalcino Tenuta Greppo 2007 Biondi Santi

Barbera d’Asti Bricco dell’Uccellone 2009 Braida di Giacomo Bologna

Farnito Toscana Cabernet Sauvignon 1997 Carpineto

Brunello di Montalcino Cerretalto 2007 Casanova di Neri

I Sodi di San Niccolo Tiscana 2010 Castellare di Castellina

Chianti Classico Vigneto La Casuccia Gran Selezione 2011 Castello di Ama

Chianti Classico Coltassala Riserva 2010 Castello di Volpaia

Barolo Bricco Boschis Vigna San Giuseppe Riserva 2006 Cavallotto

Barolo Bricco Rocche 2006 Ceretto

Jèma Corvina Veronese 2009 Cesari

Brunello di Montalcino Poggio al Vento Riserva 2004 Col d’Orcia

Aglianico del Vulture Caselle 2007 D’Angelo

Barolo Cannubi 2006 Damilano

Tenores Romangia 2010 Dettori

Pruno Sangiovese Romagna Superiore Riserva 2010 Drei Donà

Montiano Lazio 2007 Falesco

Barolo Le Rocche del Falletto Riserva 2004 Falletto di Bruno Giacosa

Fontalloro Berardenga 2011 Fattoria di Fèlsina

Terra di Lavoro Campania 2012 Fattoria Galardi

Taurasi 2009 Feudi di San Gregorio

Siepi 2007 Fonterutoli

Flaccianello Colli della Toscana Centrale 2001 Fontodi

Red Granato Vigneti delle Dolomiti 2010 Foradori

Sorì San Lorenzo Langhe 2011 Gaja

Primitivo di Manduria Es 2011 Gianfranco Fino

Barolo Monprivato 2004 Giuseppe Mascarello & Figlio

Brunello di Montalcino Vigna Paganelli Riserva 2007 Il Poggione

Messorio Toscana 2004 Le Macchiole

Gravello Val di Neto 2012 Librandi

Luce Toscana 2011 Luce

Barolo Cannubi Boschis 2003 Luciano Sandrone

Rubesco Vigna Monticchio Torgiano Riserva 2005 Lungarotti

Albareda Sforzato di Valtellina 2009 Mamete Prevostini

Villa Gemma Montepulciano d’Abruzzo 2000 Masciarelli

Costasera Amarone della Valpolicella Classico Riserva 2009 Masi

Altemura Primitivo di Manduria 2010 Masseria Altemura

Salento 2010 Masseria Li Veli

Barolo Vigna Rionda Dieci Anni Riserva 2000 Massolino

Radici Taurasi 2009 Mastroberardino

Brunello di Montalcino Vigna Loreto 2009 Mastrojanni

Nos Teroldego Rotaliano Riserva 2006 Mezzacorona

Barolo Paiagallo 2010 Mirafiore

Colli di Salerno 2011 Montevetrano

5 Stelle Sfursat Sforzato di Valtellina 2010 Nino Negri

La Forra Chianti Classico Gran Selezione 2011 Nozzole

Odoardi GB Calabria 2012 Odoardi

Barolo Bric dël Fiasc 2006 Paolo Scavino

Contrada G Terre Siciliane 2012 Passopisciaro

Barolo Le Coste 2010 Pecchenino

Bòggina Toscana 2011 Petrolo

Barolo 2010 Pio Cesare

Barolo Rocche dell’ Annunziata 2010 Renato Ratti

Vigorello Toscana 2010 San Felice

Brunello di Montalcino Poggio Doria 2007 Silvio Nardi

Brunello di Montalcino 2006 Siro Pacenti

Colle Grimaldesco Montefalco Sagrantino 2009 Tabarrini

Rosso del Conte Contea di Sclafani 2010 Tasca d’Almerita

Amarone della Valpolicella Classico Capitel Monte Olmi 2004 Tedeschi

Le Vigne a Capanno Aglianico del Vulture 2009 Tenuta del Portale

Ornellaia Bolgheri Superiore 2005 Tenuta dell’Ornellaia

Lodovico Toscana 2011 Tenuta di Biserno

Sassicaia Bolgheri-Sassicaia 2011 Tenuta San Guido

Oreno Toscana 2010 Tenuta Sette Ponti

Bricco Arcagna Rossese di Dolceacqua 2o1o Terre Bianche

Re Manfredi Serpara Aglianico del Vulture 2008 Terre degli Svevi

Amarone della Valpolicella Classico 2007 Tommasi

Bocca di Lupo Aglianico Castel del Monte 2004 Tormaresca

Cúmaro Conero Riserva 2007 Umani Ronchi

Brunello di Montalcino Madonna del Piano Riserva 2005 Valdicava

La Crena Barbera d’Asti Superiore Nizza 2009 Vietti

Amarone della Valpolicella Classico 2006 Zenato

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